Mercato azionario dopo i dazi imposti da Trump, 2025

I numeri del crollo

L’imposizione di tariffe doganali a sorpresa da parte dell’amministrazione Trump il 2 aprile 2025 ha avuto un impatto immediato e violento sulle principali piazze finanziarie. L’indice S&P 500 ha perso 322,44 punti, scendendo a 5.074,08 (-6%), chiudendo la settimana sui minimi dal marzo 2020, periodo segnato dalla crisi Covid. Il Dow Jones Industrial Average è crollato di 2.231 punti (-5,5%), mentre il Nasdaq Composite ha perso il 5,8%, scendendo di oltre il 20% rispetto ai massimi di dicembre. Solo 14 delle 500 società dell’S&P 500 hanno chiuso la seduta in positivo, a testimonianza di un ribasso generalizzato e senza distinzioni settoriali

Le cause: dazi più pesanti del previsto

Le nuove tariffe, che colpiscono praticamente tutti i partner commerciali degli Stati Uniti, sono risultate più severe anche rispetto agli scenari peggiori previsti dagli analisti. L’Europa è stata particolarmente penalizzata, con dazi medi del 20%, mentre la Cina ha subito un incremento del 34% rispetto alle tariffe già in vigore. La reazione dei mercati è stata amplificata dai timori di ritorsioni da parte dei Paesi colpiti, alimentando lo spettro di una guerra commerciale globale

Effetti sull’economia e sulle prospettive

Gli effetti dei dazi non si sono limitati ai listini azionari. Le principali istituzioni finanziarie hanno rivisto al ribasso le stime di crescita e al rialzo quelle sull’inflazione, mentre la Federal Reserve ha abbassato le previsioni di crescita del PIL statunitense all’1,7% per il 2025 (dal 2,1% di dicembre). Secondo gli analisti, la piena attuazione delle tariffe proposte da Trump potrebbe ridurre il PIL reale degli Stati Uniti dell’1,6% nel lungo periodo e portare a un aumento dei prezzi al consumo di almeno il 2%.

La risposta dei mercati è stata caratterizzata da una forte volatilità: dopo il crollo iniziale, l’annuncio di una “pausa” di 90 giorni per alcune tariffe ha favorito un parziale rimbalzo, ma la fiducia degli investitori resta fragile. Le aziende, intanto, si dichiarano impreparate ad affrontare un contesto di dazi prolungati e il 75% prevede un aumento dei costi dei fornitori tra il 5% e il 20% nel breve periodo

Di Salvatore Riela

Salvatore Riela è un giornalista e fondatore di Oltremare Magazine, noto per la sua passione per il giornalismo d'inchiesta. Si impegna a fornire notizie accurate e approfondite, illuminando le "terre dimenticate" e promuovendo una comprensione più profonda delle relazioni internazionali. La sua missione è quella di informare ed educare i lettori, sottolineando l'importanza di un'informazione etica e responsabile.

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